domenica 10 novembre 2024

Il ritorno dal ritorno di Phandalin

Cap. 31 -  Il sacrificio di....

Robin ha maturato una decisione: sacrificare se stesso per distruggere l'anomalia e al contempo salvare Tequila. Anche se la decisione non sembra essere proprio definitiva, un altro paio di idee gli frullano per la testa. Arrivati però nella stanza dove si trovano Sildar e Tequila, non prima di essere caduti goffamente in una trappola a pavimento, avviene il colpo di scena!
Tequila è fluttuante, priva di sensi, sopra una piastra di marmo nero. Sildar e due poveri Marchi Rossi vengono atterrati dalla furia cieca del Guerriero Robin e del Paladino Wayne, lanciati nel salvataggio della loro amica e amata. 

D'un tratto Wayne si volta verso Robin, e lo immobilizza con la magia Blocca Persone. 

Preoccupazione nell'aria: cosa vuole fare il Paladino?

Pone le sue mani sul corpo esanime di Tequila, e invocando per l'ultima volta i suoi poteri divini, rilascia tutta la magia derivante dalla connessione con Hoar per distruggere la magia oscura che permea Tequila e che attanaglia Phandalin.
Wayne è spedito direttamente in un piano astrale, senza gravità e senza apparente spazio, completamente nudo e spogliato di ogni oggetto e avere, e si ritrova di fronte ad Hoar: l'inganno portato avanti da Xel'tharion lo ha lasciato così scosso, da portarlo alla decisione di perdere per sempre la sua connessione col Dio della Vendetta. Wayne comunica al Dio questa sua scelta, e poi si allontana fluttuando nel vuoto, voltandogli le spalle senza rispetto alcuno...

Ci ritroviamo così di nuovo nei corridoi del Tempio dell'Odio Urlante, e ritroviamo e riabbracciamo Tequila e Rowan. Perlomeno Robin, perché Wayne sembra aver perso qualsiasi memoria della Valoriana, oltre che i suoi poteri di Paladino.
Per i nostri compagni sembrano invece essere passati solo pochi secondi, e infatti tequila rimane basita dal calore di questo abbraccio da parte del Guerriero.

Ci riassestiamo e riprendiamo l'esplorazione. Davanti a noi una porta doppia con incisa un'iscrizione in nanico: 

"Solo il grezzo può diventare prezioso, 
sotto il velo si nasconde la vera bellezza, 
e chi vola libero sul vento possiede tutto il mondo"

Un indovinello per poter aprire la porta, che fortunatamente risolviamo in fretta, e ci ritroviamo in una grande stanza dal pavimento blu. 
E lì un Genio in vestiti logori sta lavorando su alcune rovine. 
Si chiama Ahtayir, e ormai centinaia di anni prima aveva ricevuto compito di ripristinare la città da parte di Torhild Flametongue, Re dei Nani Besilmer, grazie al corno che serve per invocarlo. E che ora è nelle mani di Aerisi.
Raccontiamo tutta la nostra storia al Djinn, e nel raccontarlo colleghiamo finalmente il fatto che la madre di Robin, Evelyn Mockingbird, fosse inseguita dagli emissari della Triade Oscura, composta da Xel'tharion, Vashnar, e il terzo demone di cui dobbiamo ancora scoprire il nome.
E ricordiamo anche quali documenti stessero cercando i Cultisti del Fuoco quando attaccarono casa Kersey la notte in cui Helena fu rapita e la moglie di Wayne uccisa. Documenti che Wayne ha tra i suoi averi in questo momento! All'apparenza sembrano solo note contabili del Tempio di Tyr, con alcune annotazioni a margine. Wayne si ripropone di studiarli con calma in seguito.

Prima di allontanarci, promettiamo ad Ahtayir di recuperare il corno prima che possa utilizzarlo Aerisi.
Poi percorriamo le strade intorno alla piramide a gradoni, e ci dirigiamo poi verso la zona a nord.
Incrociamo alcuni cultisti nel pressi della statua di Moradin, e li convinciamo ad allontanarsi. Peccato si dirigano diretti verso la piramide a gradoni.
Nelle stanze a nord, dove i Cultisti ci avevano riferito esserci dei Ghoul, veniamo invece attaccati da alcuni Cloacker.
Ci fermiamo allora per riordinare le idee.

Il ritorno a Phandalin?

 Cap. 29 e 30 - L'anomalia di qualcosa... Anomalia.doc

Neanche il tempo di uscire dalla stanza delle meraviglie, Robin e Wayne vengono travolti da una luce  giallastra che li avvolge completamente e li penetra e li acceca.
Passato un attimo di confusione, e con la vista nuovamente funzionante, i due scoprono di non essere più tra le sale di una città nanica sotterranea, ma in un bosco soleggiato. 
E di essere soli, senza Tequila e Rowan.

Non ci vuole molto per trovare le tracce di una strada, che li conduce direttamente a... Phandalin!
Ma è una cittadina all'apparenza strana, diversa da quella che avevano lasciato poche settimane prima.
Anche la voce fuori campo, che accompagna solitamente le avventure dei nostri eroi, è diversa...
E anche alcuni degli abitanti, sono diversi! Come fratello Garaele, che lascia un po' basito Wayne, visti i piacevoli trascorsi con Sorella Garaele... Oppure senza ricordo alcuno degli Eroi di Phandalin e dei Liberatori della Miniera di Phandelver, come erano ormai da tutti chiamati.
Parlando con alcuni cittadini, tra cui appunto Garaele, e anche Gundren e Toblen Collepietra, Robin e Wayne scoprono che i Marchi Rossi hanno preso il sopravvento sulla città ormai da tanto tempo, facendo scappare molti abitanti che non sostenevano più la situazione.
Fratello Garaele segnala anche che percepisce una magia oscura, un'anomalia magica provenire dai dintorni di Phandalin.
Sono anche state rapite diverse ragazze, portate non si sa bene dove. Una di esse pare avere i capelli rossi,  e una anche con i capelli verdi!
L'unico che potrebbe aiutarci con qualche informazione aggiuntiva, è il Borgomastro Harbin (e Robin trasale al solo sentirlo nominare, invocando il suo Dio!). 
Si scopre anche che Iarno in questa realtà è ancora componente dell'Alleanza dei Lord, che cerca di contrastare Sildar, divenuto capo dei Marchi Rossi. Una realtà completamente stravolta.

Ci allontaniamo da Phandalin per verificare se l'anomalia ad un certo punto scompare, ma così non avviene, e ci riposiamo. Wayne scopre che continua a non avere connessione con Hoar.
Andiamo a parlare col Borgomastro, che ci conferma che le ultime notizie parlano del rapimento di una ragazza dai capelli verdi.

Con l'idea che Occhio Largo ci possa aiutare, ci dirigiamo verso la Magione Tresendar, che, ahi noi, non è più di nostra proprietà ma rimane sempre base dei Marchi Rossi.

Entriamo dal passaggio segreto, che fortunatamente è ancora presente e non presidiato. Ci assale tanfo di decomposizione, e senza neanche accorgercene finiamo direttamente in una trappola.
E subito dopo compare Occhio Largo, il Nothic che in effetti ci fornisce molte informazioni, ma nessuna relativa all'anomalia. La notizia di maggior rilievo, è quella relativa all'identità di due delle giovani rapite: la ragazza dai capelli rossi è Helena Mya Kersey, mentre quella dai capelli rossi è Tequila Mockingbird!
Proseguiamo, e nella prima stanza, quella che nell'altra realtà era il laboratorio di Iarno, il Bastone di Vetro, troviamo in effetti Iarno! Lo sorprendiamo intento a indagare tra i vari libri lì presenti, visto che sta cercando informazioni sull'anomalia magica, che percepisce essere sempre più forte, ma non conosce né capisce la sua fonte di provenienza. Sa solo che è a causa di questa anomalia che Robin e Wayne sono stati catapultati in questa realtà, e le ragazze rapite servono per un qualche rito legato all'anomalia stessa, e Tequila ne è sicuramente il fulcro: lei è stata contaminata da una magia temporale, e per tornare sul nostro piano, l'unico modo è distruggere l'anomalia che promana da Tequila stessa!

Scopriamo che tutte le ragazze rapite, quattro in totale, sono ognuna legata a uno dei Culti che già conosciamo. Ma solo eliminando Tequila si porrà fine all'anomalia. 
Riprendiamo l'esplorazione, Iarno al seguito, e incontriamo finalmente alcuni Marchi Rossi, che non si rivelano un grande ostacolo.
Liberiamo Helena, rinchiusa in una delle stanze, che risulta anche qua sotto controllo mentale, e che ha perso completamente il lume della ragione, e Savra, anche lei rapita. E anche un'altra ragazza di nome Lyra.
Ci riferiscono che anche Tequila si trova nella Magione, in una stanza più a sud, e che Sildar è in combutta con tutti e quattro i Culti. Anche lei ci conferma che la Principessa di Valoria è il centro di questa anomalia, per averlo sentito dire dai Marchi Rossi durante la loro prigionia.
Per fermare l'anomalia, è necessario quindi sacrificare Tequila: l'anomalia si fermerebbe, ma le conseguenza di questo evento si ripercuoterebbero anche sul nostro piano.
Lyra dice che c'è un altro modo per salvare sia Tequila, che per ritornare sul vostro piano temporale: si può pensare a un altro tipo di sacrificio, il sacrificio non deve essere fisico, ma un atto di volontà, un’offerta che simboleggia il legame e l’amore (per Robin) e il bene (per Wayne?!) che li unisce. 
Bisogna trovare il modo di salvarla con un sacrificio simbolico, come una dichiarazione della nostra volontà di rinunciare a qualcosa per liberare e salvare lei. Dovete dare qualcosa di importante come la stessa vita di Tequila. 
Non c'è però più tempo, l'anomalia sta distruggendo il mondo in cui siamo, la bolla temporale si sta chiudendo definitivamente: se non prendiamo una decisione in fretta rischiamo di non esistere più su nessun piano temporale.


Pulizia finale del tempio del fuoco, Lizzie, Ignatia e la chimera.

Cap. 40 - Alla ricerca di Vanifer Dopo un meritato riposo nei tunnel delle gallerie che portano al Tempio della Fiamma Eterna, e dopo aver r...