Cap. 31 - Il sacrificio di....
Robin ha maturato una decisione: sacrificare se stesso per distruggere l'anomalia e al contempo salvare Tequila. Anche se la decisione non sembra essere proprio definitiva, un altro paio di idee gli frullano per la testa. Arrivati però nella stanza dove si trovano Sildar e Tequila, non prima di essere caduti goffamente in una trappola a pavimento, avviene il colpo di scena!
Tequila è fluttuante, priva di sensi, sopra una piastra di marmo nero. Sildar e due poveri Marchi Rossi vengono atterrati dalla furia cieca del Guerriero Robin e del Paladino Wayne, lanciati nel salvataggio della loro amica e amata.
Preoccupazione nell'aria: cosa vuole fare il Paladino?
Pone le sue mani sul corpo esanime di Tequila, e invocando per l'ultima volta i suoi poteri divini, rilascia tutta la magia derivante dalla connessione con Hoar per distruggere la magia oscura che permea Tequila e che attanaglia Phandalin.
Wayne è spedito direttamente in un piano astrale, senza gravità e senza apparente spazio, completamente nudo e spogliato di ogni oggetto e avere, e si ritrova di fronte ad Hoar: l'inganno portato avanti da Xel'tharion lo ha lasciato così scosso, da portarlo alla decisione di perdere per sempre la sua connessione col Dio della Vendetta. Wayne comunica al Dio questa sua scelta, e poi si allontana fluttuando nel vuoto, voltandogli le spalle senza rispetto alcuno...
Ci ritroviamo così di nuovo nei corridoi del Tempio dell'Odio Urlante, e ritroviamo e riabbracciamo Tequila e Rowan. Perlomeno Robin, perché Wayne sembra aver perso qualsiasi memoria della Valoriana, oltre che i suoi poteri di Paladino.
Per i nostri compagni sembrano invece essere passati solo pochi secondi, e infatti tequila rimane basita dal calore di questo abbraccio da parte del Guerriero.
Ci riassestiamo e riprendiamo l'esplorazione. Davanti a noi una porta doppia con incisa un'iscrizione in nanico:
"Solo il grezzo può diventare prezioso,
sotto il velo si nasconde la vera bellezza,
e chi vola libero sul vento possiede tutto il mondo"
Un indovinello per poter aprire la porta, che fortunatamente risolviamo in fretta, e ci ritroviamo in una grande stanza dal pavimento blu.
E lì un Genio in vestiti logori sta lavorando su alcune rovine.
Si chiama Ahtayir, e ormai centinaia di anni prima aveva ricevuto compito di ripristinare la città da parte di Torhild Flametongue, Re dei Nani Besilmer, grazie al corno che serve per invocarlo. E che ora è nelle mani di Aerisi.
Raccontiamo tutta la nostra storia al Djinn, e nel raccontarlo colleghiamo finalmente il fatto che la madre di Robin, Evelyn Mockingbird, fosse inseguita dagli emissari della Triade Oscura, composta da Xel'tharion, Vashnar, e il terzo demone di cui dobbiamo ancora scoprire il nome.
E ricordiamo anche quali documenti stessero cercando i Cultisti del Fuoco quando attaccarono casa Kersey la notte in cui Helena fu rapita e la moglie di Wayne uccisa. Documenti che Wayne ha tra i suoi averi in questo momento! All'apparenza sembrano solo note contabili del Tempio di Tyr, con alcune annotazioni a margine. Wayne si ripropone di studiarli con calma in seguito.
Prima di allontanarci, promettiamo ad Ahtayir di recuperare il corno prima che possa utilizzarlo Aerisi.
Poi percorriamo le strade intorno alla piramide a gradoni, e ci dirigiamo poi verso la zona a nord.
Incrociamo alcuni cultisti nel pressi della statua di Moradin, e li convinciamo ad allontanarsi. Peccato si dirigano diretti verso la piramide a gradoni.
Nelle stanze a nord, dove i Cultisti ci avevano riferito esserci dei Ghoul, veniamo invece attaccati da alcuni Cloacker.
Ci fermiamo allora per riordinare le idee.