sabato 22 marzo 2025

Pulizia finale del tempio del fuoco, Lizzie, Ignatia e la chimera.

Cap. 40 - Alla ricerca di Vanifer

Dopo un meritato riposo nei tunnel delle gallerie che portano al Tempio della Fiamma Eterna, e dopo aver recuperato salute, magie e in alcuni casi anche gli oggetti da druido, andiamo alla ricerca del Genasi del Fuoco Bastian, per capire se ci abbia tradito, oppure se siamo solo stati sfortunati, o avventati.
Ma del Genasi nessuna traccia. Anche nei suoi alloggi non troviamo tracce di dove possa essere andato.
A questo punto, dove andare per cercare Vanifer?
Continuare a setacciare il Tempio del Fuoco, o dirigersi direttamente al Fano dell'Occhio?
Memori delle ultime parole di Bastian, tutti i Profeti dovrebbero essersi diretti al Fano. Quindi quella sarà la nostra destinazione!
I corridoi del Tempio sono deserti, il colpo inferto al Culto è stato duro e probabilmente stanno cercando di riorganizzarsi. Oltre la Forgia troviamo un profondo condotto verticale, e al centro una piattaforma di pietra fluttuante: sicuramente il mezzo che ci può portare al livello inferiore, ma come attivarlo?

Anziché cercare un meccanismo o una parola d'ordine, Wayne evoca il suo lupo Federico, addirittura alato: questa nuova trinità divina ne tira fuori una dopo l'altra!
Il Palalock salta in groppa alla sua cavalcatura, e si lancia con la massima saggezza nel vuoto oscuro. Trova in effetti un passaggio, e torna a riferire la sua scoperta.
Scendiamo verso sud per trovare il modo di muovere la piattaforma. Le prime stanze sembrano deserte, ma poco dopo ci imbattiamo in una stanza occupata da meccanismi e marchingegni, che probabilmente servono per far funzionare qualcosa nella Forgia. 
Troviamo un Iniziato solingo e solitario, Zareth, disponibilissimo a vuotare subito il sacco senza neanche il benché minimo segno di minaccia. Ma quello che sa è davvero poco: Vanifer è probabilmente sceso, e Bastian è probabilmente uscito in superficie con Lyzzie, luogotenente di Vanifer.
Tra un discorsetto di Tequila e una minaccia di Robin, il Cultista decide di darsela a gambe e tornare da mamma e papà.

Poco più a sud, un Forgia antica brulica di Cultisti, Hobgoblin e Mephyt. 
Ma Wayne non riesce a trattenersi dall'azionare una delle leve della stanza dei meccanismi: vediamo defluire la lava della grande Forgia. Niente di utile.
Poi, come un folletto in preda ad una polverina magica, saltella nell'antica Forgia, usata come dormitorio dai Cultisti, e prima con tono amichevole, poi con minacce intimidatorie, riesce a far desistere dalla lotta praticamente tutti i Cultisti presenti, tranne due invasati  che oltre ad autoflagellarsi, probabilmente cercano anche il suicidio. 
Cosa che infatti avviene, anche a causa di una vocina nella testa del vecchio Palalock che lo incita a vendicarsi... troppe voci si affollano in quella canuta testa!
Tutti gli altri vengono gentilmente invitati ad abbandonare il Tempio, dopo averci rivelato della presenza di alcuni Bugbear a sud, e di una stanza che veniva spesso visitata da Vanifer a Est. 
Subito apriamo la porta rossa che reca il simbolo di un calderone nero stilizzato: un corridoio porta a un Tempietto con altare. Dovevano essere le stanze usate dalla Profeta del Fuoco, ma ora sono desolatamente vuote. Troviamo però un passaggio segreto che si apre verso sud: un'altra stanza, ma anche questa è completamente vuota.
Wayne la devasta per spregio, o forse per la frustrazione di non esser ancora riuscito a trovare la mandante del rapimento di sua figlia e dell'uccisione di sua moglie. Torniamo quindi indietro alla forgia per prendere il passaggio a sud.

Quattro Magmin praticamente evaporano alla nostra vista, e Lyzandra "Lyzzie" Calderos compare da dietro un arazzo.
Wayne vorrebbe saltarle addosso per abbatterla con un sol fendente, Tequila vorrebbe, come al solito, dialogare!
Peccato che Lyzzie abbia altri progetti e scagli una tempesta di fuoco sulla Maga.
La quale, però, la prende leggermente male, e provando una delle sue nuove magie, letteralmente "secca" la cultista prosciugandola di tutta l'acqua e la vitalità in lei presente. Una scena decisamente raccapricciante!
I resti della capa degli Hobgoblin non si rivelano particolarmente utili, e anche gli Hobgoblin che troviamo lì vicino preferiscono fuggire nel cunicolo che porta al Tempio dell'Odio Urlante piuttosto che affrontarci.
Girovaghiamo alla ricerca del modo per attivare la piattaforma che ci possa portare ai piani inferiori, e ci imbattiamo in 4 guardie cultiste: anche loro cedono alle minacce portate dal Palalock, e mentre si allontanano, ci urlano la parola di attivazione: "Cenere e Brace".
Sentiamo però delle voci da una stanza vicina: qualcuno sta interrogando, e torturando, un malcapitato: sfondiamo la porta, e un Flamewrath è in effetti di fronte a quello che sembra un Cultista dell'Acqua malconcio. Si presenta come Ignatia, ma non è molto incline al dialogo!

Padre Rowan però la paralizza, e la leghiamo come un salame. Nel frattempo liberiamo il Cultista dell'Acqua, Orgaal, che ci chiede se ci abbia mandato Ripjaw. Robin riesce a mentire e a farlo parlare, ma oltre al fatto di essere stato rapito a nord non ci rivela molto. La lettura del pensiero di Ignatia da parte di Tequila, invece, ci rivela che i Cultisti del Fuoco stavano cercando informazioni sul Tempio dell'Onda Schiacciante per poterlo assaltare: non corre buon sangue tra questi due culti in particolare, e questa informazione ne è la piena dimostrazione! 

Liberiamo e lasciamo andare Orgaal.
In una stanza a sud troviamo poi una Chimera, allevata da Lyzzie, che inizialmente sembra voler parlare. Wayne però la assale, e Tequila la abbatte (ormai ha iniziato a destreggiare notevolmente bene le sue magie!).

Abbiamo liberato quasi tutto il Tempio della Fiamma Eterna, e ci prepariamo a scendere verso il Fano dell'Occhio.

mercoledì 12 marzo 2025

Il tempio del fuoco e i Razorblast; Bastian Thermandar, e un Efreeti.

 Cap. 37 - Arrivo al Tempio della Fiamma Eterna

Guidati da una strana e inattesa furia del Paladino Wayne, che ancora indossa la scintillante armatura di Lathander, fronteggiamo e sconfiggiamo senza grandi difficoltà gli Hobgoblin di guardia a questo che pare essere un ingresso: uno stanzone non più di nuda pietra, ma lavorato, anche se ricoperto di pietre sistemate a mo' di barricate.

Sempre a testa bassa, Wayne si lancia oltre, su per una scalinata, dentro un'altra stanza, caratterizzata da quattro strane colonne di ossidiana, e due cultisti allertati dal precedente scontro: due Razorblast, che al grido  di "Imix, aiutaci tu!"  attivano le colonne, che grazie al potere del Principe del Fuoco, diventano incandescenti e irradiano calore, rendendo così difficoltoso lo scontro.
Stan cerca di tenersi a distanza, mentre Seyonn inizia a dare dimostrazione delle sue abilità, non sempre a tutti comprensibili in realtà... e infatti cade sotto i colpi dei Cultisti!
Nonostante il tentativo di Robin di bloccarne uno, i Razorblast letteralmente esplodono sotto i nostri colpi.

In un corridoio laterale, in seguito ad una accurata ricerca, troviamo un passaggio segreto. 
Ma prima di procedere oltre, sfruttiamo il Trucco della Corda del nostro mago per recuperare velocemente le forze.
Peccato che così facendo altri Hobgoblin prendano il posto di quelli già sconfitti... poco male, anche quelli non si rivelano essere un grosso ostacolo!
Dopo una breve esplorazione del famiglio Spritzy lungo i corridoi del Tempio, apriamo finalmente la porta segreta, che viene per la precisione "delicatamente" spalancata da Seyonn.
All'interno, un umanoide dalla pelle rossiccia: un Genasi del Fuoco!

Cap. 38 - L'ennesima conversione di Wayne


Il Genasi del Fuoco si presenta come Bastian Thermandar, e ci accoglie nelle sue stanze in maniera apparentemente amichevole. Ci rivela che Vanifer non è più qui al Tempio, tutti i Profeti sono scappati e si sono rifugiati nel Fano dell'Occhio.
Ci rivela che sarebbe suo desiderio sostituire Vanifer a capo del Culto, e per questo, se noi volessimo sconfiggere il Profeta del Fuoco, potrebbe anche aiutarci, sia dandoci le indicazioni per la strada più veloce per raggiungere il Fano, sia per evitare la gran parte dei Cultisti che si aggirano per il Tempio.
Ovviamente, dovremmo poi consegnargli anche il pugnale Colpo Ardente.
Sembrano esserci fini nascosti e non espressi nelle sue parole. 
Peccato Tequila creda così ciecamente alle sue parole da voler stringere un patto, anche con scambio di informazioni.
Ma un piccolo aiuto è sempre meglio di nessun aiuto.
Secondo gli accordi, dovremmo far passare una trentina di minuti prima di avventurarci nelle profondità del Tempio per raggiungere il passaggio che ci porterebbe al Fano, in maniera tale che lui possa distrarre e portare lontano almeno i luogotenenti più forti.

Decidiamo però di riposarci per poter recuperare energia fisica e magica. Ci infiliamo in uno dei cunicoli laterali del percorso che avevamo utilizzato per raggiungere il Tempio della Fiamma Eterna, e ci accampiamo.

Peccato Wayne nel frattempo sia scomparso! Seguiamo le sue tracce che portano fin dentro il Tempio. Tracce di passaggio che diventano tracce di sangue, dal momento che il Paladino ha abbattuto tutto ciò che gli si parava di fronte. Arriviamo in una stanza con almeno una decina di Hobgoblin morti. E al centro, con lo sguardo sconvolto, il vecchio Wayne, ancora ansimante per la fatica del massacro compiuto, e che finalmente si accorge di noi, si volta, e si accascia a terra.
Ma subito si riprende, e si appella a noi come non fosse successo assolutamente nulla. Sembra essere anzi quasi sorpreso di tutto quel macello intorno a lui. Ma l'alone bianco che lo accompagnava negli ultimi tempi è scomparso. E con esso l'armatura!
Ma un'altra armatura compare al suo posto, segno che una nuova divinità ha sostituito Lathander. O forse più di una!
Evidentemente il comportamento che il Paladino stava portando avanti da quando aveva messo piede nel Tempio, col pensiero costantemente rivolto alla vendetta nei confronti di chi aveva rapito sua figlia, mal si conciliava con il Dio del Mattino.
La speranza di tutto il gruppo è che Xel'Tarion non abbia nuovamente preso possesso del vecchio Wayne! Nonostante il colore rosso sangue della sua nuova armatura...

Sentiamo rumori provenire da sud, dal punto in cui Bastian ci ha detto essere la Forgia del Tempio, ed è strano, visto quanto silenziosamente abbiamo portato l'esplorazione fino ad ora!
Potremmo eludere l'arrivo di un Guardiano e di un Azer nascondendoci dietro l'angolo, ma la voglia di Wayne di abbatterli immediatamente prende il sopravvento, e inizia così lo scontro.

Abbiamo la meglio su di loro, e finalmente come da piano concordato, andiamo da Bastian a segnalargli che il piano di distrazione può iniziare.

 Cap. 39 - La Battaglia della Forgia


Sarà forse per il fatto che non abbiam lasciato trascorrere i 30 minuti concordati, o perchè i Cultisti non han visto tornare i loro compari inviati a controllare, la Forgia brulica di nemici!
Un nutrito gruppo composto da Guardiani, Azer, Razorblast, una Salamandra di Fuoco e Segugi Infernali, tutti capeggiati da un tremendo Efreeti!

Non abbiamo neanche il tempo di pensare che eventualmente Bastian ci abbia traditi, che veniamo assaliti dai Cultisti.

Wayne e Robin si lanciano all'assalto in corpo a corpo, per impegnare il più possibile i nemici, mentre Seyonn e Tequila cercano di colpire dalla distanza. Padre Rowan si divide tra i due gruppi, in soccorso ora dell'uno, ora dell'altro.
Ma nonostante le cure del prete, il Druido Seyonn cade miseramente sotto i colpi di un Cultista e un Flame Wrath pervenuti dalle retrovie che non erano ancora state esplorate.
Anche il Lupo Federico di Wayne viene abbattuto.
La situazione non è delle migliori, l'Efreeti guida le sue truppe all'assalto, mentre Il Guerriero e il Paladino rispondono colpo su colpo assottigliando le fila dei Cultisti.
Ma finalmente si scatena Stequila, che, quasi si fosse risvegliata da un lungo torpore, inizia a lanciare le sue efficaci magie ad area.
Seyonn invece cade, e si rialza, e cade, e si rialza (e sempre vincerà!), supportato da Padre Rowan.

Il combattimento sembra infinito, si susseguono colpi su colpi, e magie, e cure, e colpi e magie e cure, e fendenti a destra e a manca. 
E infine, dando fondo alle sue ultime forze, con un affondo in cui richiama il potere divino di Tempus che ora lo accompagna, Robin riesce ad abbattere l'Efreeti.


I Cultisti sembrano ormai sul momento di cedere, ma un'altra ondata di nemici si riversa nella Forgia!
Segugi Infernali accorrono da sud, altri cultisti dalle stanze a est. 
Ancora colpi, e magie, e cure, e Seyonn che cade e si rialza, e finalmente, e faticosamente, abbiamo la meglio sui nemici.
È coì arrivato il momento di trovare un luogo sicuro per poter riposare e ricucire le ferite, e recuperare forze e magie.
Peccato non aver avuto Tequila al 100% per tutto l'arco del combattimento...


domenica 12 gennaio 2025

La fuga e il ritorno alla torre della luna scarlatta

  Cap. 36 - La battaglia di Scarlet Moon Hall - parte 2

Dopo la battaglia, ci ritroviamo bloccati nella stanza di Elizar: sentiamo ancora vociare dal piano di sotto, segno che si stanno radunando altre guardie. E inoltre vediamo del fumo salire dalle scale: i Cultisti hanno dato fuoco al pavimento del nostro piano.

Peccato Stan volesse farsi un piccolo riposo per recuperare forze e magie: sarà per un'altra volta!
Seyonn e Rowan lanciano allora veloci cure sul party.

Unica nostra possibilità, a questo punto, è salire. Una scala a pioli e una botola sembrano essere l'unica via di salvezza. Nella stanza superiore, però, dobbiamo farci strada nel nido di alcuni Pipistrelli Giganti. 
Fortunatamente non si rivelano essere temibili avversari, e cadono sotto i possenti colpi di Robin e Wayne in particolare.

Altri colpi però provengono da fuori: un Elementale di Fuoco sta colpendo violentemente le pareti per far crollare la torre, e noi assieme a lei.
Decidiamo di usare l'ultima scala, che porta direttamente sul tetto: vediamo che le impalcature sono praticamente tutte bruciate, e i Cultisti sono lì intorno in attesa  del crollo. 
Grazie alla magia di spider climb, scendiamo dal lato opposto, non visti e (quasi) silenziosi.
È giunto finalmente il momento di riposarsi, e con il rope trick di Tequila ci nascondiamo in un altro piano dimensionale.

Sentiamo in lontananza che i Cultisti hanno riportato l'Elementale all'interno del Gigante di Vimini (era da lì che proveniva). Dalla Torre proviene ancora fumo, segno che probabilmente i piani interni, oltre alle palizzate esterne, sono andati a fuoco.

Sfruttiamo nuovamente la magia di spider climb per scalare nuovamente la torre, questa volta per risalirla, puntando all'ingresso su tetto. Peccato che il dolce peso di Robin e delle sua armatura completa facciano crollare parte della parete in pietra: ma è tutto calcolato! L'apertura così creata funge da nuovo ingresso,  e riusciamo così ad entrare nella torre raggiungendo il piano terra, ricolmo di detriti che impediscono anche l'accesso dalla porta principale.

Delle luci, in basso, provengono oltre i detriti: piccole creature di fuoco, dei Magmin, sono intenti a cercare di liberare un passaggio verso quello che sembra essere un tunnel sotterraneo.

Fingiamo di essere Cultisti, e li superiamo senza particolari problemi. Imbocchiamo così il tunnel: è un condotto lavico, prosegue per centinaia di metri, e ha diverse diramazioni, ma la via principale è ben segnata dal passaggio e tracce fresche, in alcuni casi anche torce. 

Ci ritroviamo in un antro, con cinque Hobgoblin di guardia.
Essendo ancora vestiti da Cultisti del Fuoco, vorremmo provare a raggirare anche loro e passare oltre.

Peccato che non sia il pensiero di Wayne: nonostante il passaggio alla nuova divinità, e all'apparente tranquillità e serenità che promanava dal Paladino nell'ultimo periodo, si pone innanzi agli Hobgoblin e gli intima la resa, a pena della loro stessa vita. Il pensiero che questo sia il Culto che abbia rapito e abbia fatto il lavaggio del cervello a sua figlia Elena lo rende intransigente a qualsiasi tipo di sotterfugio volessimo portare avanti.


domenica 5 gennaio 2025

La Torre della Luna Scarlatta e il dialogo con Elizar

 Cap. 35 - La battaglia di Scarlet Moon Hall - parte 1


Portiamo il Cultista catturato all'accampamento dove avevamo precedentemente sconfitto i Bugbear, e procediamo al suo interrogatorio, portato avanti grazie alla grande ars intimidatoria di Robin.
La Guardia ci riferisce che si accede alla torre solo salendo sulle impalcature, ed Elizar si trova ai piani alti. In totale, nella torre, si dovrebbero trovare una decina di Cultisti, un Azer e dei Magmin.
Il Profeta Vanifer invece si dovrebbe trovare nelle sale sotterranee, in attesa che ci sia sufficiente potere per poter evocare Imix tramite il Pugnale "Colpo Ardente".

Proviamo ad entrare nella torre con un astuto stratagemma: Wayne si fingerà Cultista del Fuoco, Fire Stormstronz, per poter così superare gli ostici e alquanto sgradevoli Druidi Guardiani del Gigante di vimini in fiamme. Noi altri ci fingeremo Prescelti per ascendere al rango di Cultisti.
Fortunatamente, anche grazie alla regia occulta di Stan, lo stratagemma funziona, e oltrepassiamo questo primo ostacolo. Anche le guardie di ronda sulle impalcature vengono raggirate, e il trucco ci porta fin nella stanza di Elizar, superando anche un grosso Azer.

Anche il Cultista Druido, Luogotenente di Vanifer, inizialmente crede alla messinscena di Wayne. Peccato poi, presa dal sacro ardore delle domande, prenda la parola Stan/Tequila: nonostante le molte, numerose incongruenze nel suo discorso, riusciamo a farci dare qualche informazione in merito a Elena, al suo rapimento e ai mandanti del tentato furto dei documenti in Casa Kersey. 
Elizar parla con molta calma, fumando la sua pipa, circondato da piccoli Mephit, e questo suo atteggiamento fa completamente uscire di senno Stan che perde la pazienza e gli urla contro in preda a uno dei suoi classici raptus.
Elizar capisce che non siamo lì per unirci a Imix e diventare Cultisti, e lancia immediatamente un muro di fuoco che divide Stan dal resto del gruppo. Ma anche a battaglia iniziata, il Mago riesce a porre domande al Cultista.

Si uniscono al combattimento anche le guardie e l'Azer del piano inferiore, richiamati dalle urla e dal frastuono della battaglia.
Gli spazi a disposizione sono pochi, le lame che si incrociano sono tante, le ferite che subiamo notevoli, le magie che fioccano nella stanza numerose, ma pian piano i nemici cadono sotto i nostri colpi.

Il Guerriero un po' Paladino Robin, ad un certo punto, anche per andare in soccorso di Tequila, si lancia con gran coraggio attraverso il muro di fuoco: non aveva visto che la Maga si era già allontanata, nascosta da una nuvola di fumo lasciata da uno dei Mephit (peccato si fosse incastrata nei pioli di una scala...).
Così facendo però si ritrova proprio di fronte a Elizar, e lo abbatte con un sol fendente.

Seyonn nel frattempo cade sotto i colpi di un Prete Cultista, Rowan si preoccupa di curare a più non posso, e Tequila e Robin abbattono gli ultimi gli ultimi avversari.

Il rituale del gigante di vimini

 Cap. 34 - Il Culto della Fiamma Eterna

Parlando con Elena Mya, figlia di Wayne (è bene ricordarlo...), sappiamo che la Torre dei Cultisti del Fuoco si trova verso Scarlet Moon Hall, in cima a una collina. Al suo interno si trova Elizar, un Druido che in realtà è un Cultista, che sta organizzando il reclutamento di nuovi adepti.
Elena non sa dove si trovi Vanifer, il Profeta della Fiamma Eterna, ma quasi sicuramente sarà all'interno del tempio sotterraneo.
Elizar ha sparso la voce che per risolvere i problemi che stanno sconquassando la Valle del Dessarin, e ripristinare l'equilibrio nella regione, è necessario portare avanti il Rituale del Gigante di Fuoco. Che in realtà altro non è che uno specchietto per le allodole per attirare potenti druidi da trasformare in nuovi Cultisti, o sacrificare quelli che non siano considerati utili. 
Anche Seyonn aveva sentito parlare del Rituale

Robin
, trascorrendo il pur poco tempo a Red Larch insieme ad Imdarr, scopre la sua via nella devozione per Tempus, Dio della Guerra, Signore delle Battaglie.

Ci organizziamo per la partenza, ma Elena, anche per non cadere di nuovo vittima dell'influenza mentale del Culto, decide di rimanere a Red Larch. Non prima di avere salutato il padre, e abbracciato intensamente Rowan...
Arrivati ai piedi della colina, vediamo numerosi falò che segnalano la presenza di alcuni accampamenti, ma anche una fitta nebbia che pervade tutta la zona.
In cima alla collina si vede una torre diroccata circondata da impalcature, segno che si stia cercando di ripristinarla, circondata da mura, anch'esse diroccate.
Nella radura antistante, arde un falò che ha la forma di un gigante in fiamme.

Visitiamo il primo degli accampamenti, dove sono presenti quattro druidi, giunti seguendo il richiamo di Elizar. Parliamo in particolare con Mahoon: non sembrano ancora essere collegati al Culto, vogliono effettivamente ripristinare l'equilibrio della Valle e nulla sanno dei Principi Elementali o dell'Occhio.
Sono in attesa del compimento del Rituale, e sperano che avvenga il prima possibile.

In un'altra zona, due Druidi poco socievoli si sono accampati con il loro orso: sono di scarsa utilità.

Un altro falò è stato acceso da due energumeni pelosi, che vogliono a tutti i costi accoglierci nella loro tenda. Wayne ha il sentore che si tratti di Mannari, e subito ci allontaniamo.

Incontriamo un altro gruppo di 4 Druidi: il primo, Sauruki, nutre dubbi sul Rituale, e lo esprime apertamente, contestato però dagli altri tre che appaiono invece essere più che convinti della validità di questa magia.
Sauruki accenna al simbolo del Culto dell'Acqua con le sue dita: ci spacciamo per Cultisti anche noi, e ci rivela che si è infiltrato, inviato dalla Fortezza di Riverguard da Grimmjow, per capire cosa stia realmente capitando. Stan  gli fa intendere che anche lui sia lì per lo stesso motivo, ed è lì per avvicendarlo nell'osservazione.

L'accampamento successivo è occupato da 3 Bugbear e 2 Worg, che ci attaccano a vista: avevano preso il posto dei precedenti occupanti, che sono stati probabilmente già reclutati o sacrificati. In zona non troviamo comunque nulla di rilevante.

Dal momento che la visita ai falò non si sta rilevando di particolare utilità, decidiamo di inerpicarci fino alla cima della collina per trovare un modo di arrivare alla torre. All'ingresso principale, vicino al Gigante di vimini in fiamme, ci sono due Cultisti incappucciati particolarmente aggressivi, che fingono di intonare canti per il Rituale, e varie guardie che pattugliano la zona. Il portone della torre risulta completamente ostruito da detriti.
Passare di lì vorrebbe dire attirare troppa attenzione.
Proviamo allora l'avvicinamento da est, dove le mura sono completamente crollate. Ci imbattiamo però in altre due guardie e due Segugi infernali.
Riusciamo a sconfiggerli senza allertare gli altri Cultisti, e una delle guardie la facciamo prigioniera.

martedì 10 dicembre 2024

L'arrivo di un nuovo compagno e il ritorno a Red Larch.

 Cap. 33 - Il Druido Seyonn


Ancora all'interno del Tempio dell'Odio Urlante, reduci dalla dura battaglia contro Aerisi e i Cultisti dell'Aria, vittoriosi, ma scossi dalla caduta di Tequila e di Wayne.

In particolare il vecchio canuto ha portato avanti una doppia lotta, fuori e dentro se stesso, uscendone apparentemente sconfitto: aver abbandonato Hoar, e abbracciato Xel'tarion, ha portato all'unica conseguenza di giacere a terra riverso nel suo stesso sangue e senza coscienza, accudito da Rowan e dalle sue preghiere rivolte a Tyr.

D'un tratto, però, una luce bianca avvolge completamente Wayne, il suo corpo si solleva per aria, la luce sempre più abbagliante.
Quando quel bagliore scompare, Wayne riappare, come rinnovato, stranamente sorridente, e circondato da un'aura benevola.
Dietro di lui un cavallo nero, all'apparenza Re Nero, ma anche lui circondato da luce bianca. Ma questa visione dura poco, perché il cavallo scompare; ma rimane lì, ben piantato davanti a noi, il nuovo Wayne, il Bianco. 

Percepiamo la presenza di un Dio: Lathander, che benedice Wayne, e poi svanisce.

Anche Robin sembra essere stato toccato da una divinità, anche se non ancora in maniera profonda. Essersi profuso per il suo mentore più volte l'ha portato creare una connessione con il divino.
Cercherà una guida nel rinnovato Paladino e nel fidato Chierico per poter meglio comprendere questa nuova via.

Dal piano di sotto, nel frattempo, si odono rumori di concitazione, e soprattutto fuga, degli ultimi Cultisti rimasti, che con la caduta di Aerisi vedono perduta la possibilità di evocare Yan-C-Bin e di vedere prevalere il loro Culto sugli altri.
Scendiamo, senza essere minimamente considerati, e notiamo stagliarsi vicino al bordo del pozzo la figura di quello che sembra essere un prigioniero, malvestito e malnutrito.

Lo risvegliamo e curiamo: è un Elfo Druido di nome Seyonn, che stava viaggiando sulla Lunga Strada da Waterdeep a Mirabar, ed è stato catturato dai Cultisti durante una delle loro razzie nel Dessarin.
Lo accogliamo tra le nostre fila, e con Windarrow legato al seguito, ci spostiamo nelle stanze a sud per poterci riposare e recuperare energie.

Interroghiamo Windarrow, il quale cerca di farci credere d'esser libero ormai dal condizionamento mentale che lo attanagliava (e Robin ci crede seriamente!), ma alla fine cerca il compromesso: la vita in cambio di tutto quello che sa.
Ci rivela che ogni Culto è in cerca di potere, per riuscire ad evocare infine i Principi Elementali. Il primo Principe che verrà evocato, prenderà il potere sulla terra e distruggerà tutti gli altri Culti e tutti gli infedeli. 
L'accumulo di potere avviene tramite i vari Nodi Elementali e l'aggregazione di nuovi Iniziati, volontari o prigionieri che siano. I componenti della Delegazione probabilmente sono stati portati nelle Caverne Ululanti, al di sotto del Tempio.
Ci fornisce anche qualche breve informazione sugli altri Culti, ma senza scendere troppo nei dettagli. E a quel punto lo lasciamo andare... legato.... in un armadio!
Wayne è però come folgorato sulla via per Triboar, e si trasforma in redentore convincendo tutti i Cultisti che incontra a rinnegare il loro passato e seguirlo verso una luminosa vita nuova.

Riemergiamo nella Valle dei Sospiri, incrociamo nuovamente gli Aarakocra, e recuperate le nostre cavalcature, torniamo allora a Red Larch, 
Lì facciamo subito tappa al Tempio di Imdarr, dove ritroviamo Elena Mya e Savra.
Ma notiamo che in città ci sono numerosi sfollati, e Im stesso ci dice che provengono da Westbridge, distrutta da un attacco dei Cultisti dell'Aria. È proprio lì che hanno catturato anche Seyonn.

Rowan e Seyonn iniziano allora ad aiutare Padre Im a curare e assistere i rifugiati, mentre Wayne, Tequila e Robin si appartano per visionare finalmente i documenti che il Paladino si porta dietro da più di un anno senza averli mai consultati (probabilmente per l'influenza nefasta di Xel, che deviava il suo pensiero ogniqualvolta gli tornassero anche solo alla mente), e che la Triade Oscura cercava al tempo dell'assalto a casa Kersey.
In quei documenti contabili, Wayne scopre che qualcuno, all'interno delle mura del Monastero di Tyr a Neverwinter, portava avanti una compravendita di persone, di poveri, che potessero essere utilizzati come "batterie" per il Demone che si trova al di sotto di Loriaxis.

Dal momento che le scorrerie dei Cultisti diventano sempre più preoccupanti, e che è sufficiente che uno solo dei Principi Elementali venga evocato, decidiamo per il momento di concentrarci sulla lotta ai Culti. E il prossimo da sgominare, è il Culto della Fiamma Eterna, verso Scarlet Moon Hall.

lunedì 9 dicembre 2024

La sconfitta di Aerisi e il ritorno di Xel'tharion.

 Cap. 32 - La Piramide e la Battaglia per il Corno e la Lancia.

Le idee sono poche, e ben confuse, e il gruppo di avventurieri non riesce a mettersi d'accordo sui prossimi passi da compiere: chi vuole esplorare tutta la zona onde evitare di trovarsi ad affrontare troppe sorprese tutte insieme, chi andrebbe direttamente ad affrontare Aerisi.

Si decide infine di tornare da Ahtayir, il genio, che aveva proposto di usare la sua magia per farci entrare nella piramide a "quadrettoni". In cambio avremmo solo dovuto recuperare il corno che lo teneva legato ad Aerisi e al suo secolare compito di manutentore che ancora era obbligato a svolgere.
Peccato che Tequila riesca a questionare anche su chi e come debba essere lanciata la magia (con la complicità del non-più-paladino Wayne) di Camminare nel Vento, e dopo interminabili discussioni anche in merito alla strategia di ingresso, finalmente il gruppo si rimette in cammino (nel vento).

Spediamo Sprizzy in avanscoperta, in forma gassosa e invisibile, e ci riferisce della presenza di vari Cultisti e Kenku al piano inferiore, dove si trova anche un profondo buco al centro della stanza che sembra portare a dei cunicoli inferiori.

Il gatto gassoso viene risucchiato e risputato dal buco, e poi finalmente si dirige al piano superiore.

E lì, seduta su un trono, si trova Aerisi Kalinoth, maestosa con le sue ali e una Lancia scintillante, affiancata da Windarrow il bardo.
Dietro di loro, in una nicchia, fa bella mostra il corno a spirale del genio.

Ora, la parte difficile sarà raggiungere il piano superiore senza allertare l'intera piramide (e senza farsi raggiungere dalle cavallette...).

Varie tattiche e strategie vengono proposte e snocciolate, e fortunatamente nessuna pattuglia aveva deciso di controllare la zona proprio antistante la piramide.

Alla fine, ci dirigiamo lesti, in forma gassosa, al piano superiore, superando così gli Hurricane e gli Iniziati.
Il Guerriero, il Chierico e il Paladino (!) tornano in forma solida, ed Aerisi non è affatto stupita di vederli così comparire di fronte a lei.
Ma la distrazione è sufficiente perché la Maga Tequila, con veloce e abile mossa, si lanci con Passo Velato oltre il trono e riesca ad afferrare il Corno del Genio. 

Aerisi ne rimane stupita e sconvolta, non aspettandosi un tale ardire e un tale astuto sotterfugio.
Subito reagisce, cercando di creare fulmini che si abbattano su quegli stolti che hanno osato attaccarla e depredarla del suo cimelio. Padre Rowan però riesce a bloccare la sua magia, resistendo al contempo a un contrattacco magico di Windarrow.

Tequila, nonostante la tensione e la concitazione del momento, riesce a suonare il Corno.
E subito appare Ahtayir, che si schiera al nostro fianco contro la Profeta dell'Aria e i suoi Cultisti. E Tequila gli ordina di "distruggere Aerisi". Peccato avesse in mente di tenerla in vita e tempestarla di domande...

Wayne a quel punto si lancia in battaglia, contro la sua arcinemesi Windarrow, ma malauguratamente non ha più nessuna connessione e nessun legame alcuno con Hoar, anche se continua a non volerlo riconoscere. 

Solo nel momento in cui, imbracciato un giavellotto, e scagliatolo contro il Bardo, una influenza divina fa di nuovo capolino su di lui. Ma si tratta non del tanto agognato Hoar, ma di Xel'tarion
Wayne si aggrappa a quella forza divina, non riconoscendola come malvagia, ma come semplice fonte di potere.
Lampi di tenebra avvolgono il giavellotto, che si conficca nella spalla di Windarrow. E anche lui sembra venir avvolto da una strana oscurità. Si volta infatti verso Aerisi, e fa per attaccarla.

Robin si scaglia contro Aerisi, impegnandola corpo a corpo, anche per distogliere la sua attenzione da Tequila, e viene subito affiancato dal Genio che esegue gli ordini della Maga.

Wayne sembra lanciarsi anche lui contro l'Elfa alata, ma il corpo non risponde ormai più al suo volere: sta infatti, invece, attaccando Tequila! Anche Windarrow in realtà sta attaccando Robin, e non Aerisi.
Sono entrambi ormai sotto completa possessione del Demone Oscuro.

Ahtayir colpisce con una gragnuola di colpi Aerisi, la quale non riesce ad avere il tempo di reagire e soccombe, scomparendo in un afflato di vento, lasciando dietro di sé soltanto la sua Lancia.
Anche il Genio, portata a termine la sua missione, scompare in una nuvola di fumo.
Windarrow ne approfitta per fuggire, ma riusciamo ad abbatterlo e catturarlo.

Vediamo Wayne bloccarsi, gli occhi chiusi in meditazione. Ma subito dopo iniziare a contorcersi, soffrire tremendamente. Tequila, spaventata e completamente senza fiducia ormai nel vecchio, vorrebbe abbatterlo come il peggiore dei nemici. Il non-più-paladino-di-Hoar, però, d'improvviso sviene, come colpito dall'interno da un tremendo colpo.

In tutto questo tempo, un Invisible Stalker ha continuato a colpire indisturbato Tequila, che infatti cade sotto i suoi colpi. Soltanto quando Robin si rivolge a lui, riusciamo ad abbatterlo.


Il Tempio dell'Odio Urlante è stato finalmente liberato.


Pulizia finale del tempio del fuoco, Lizzie, Ignatia e la chimera.

Cap. 40 - Alla ricerca di Vanifer Dopo un meritato riposo nei tunnel delle gallerie che portano al Tempio della Fiamma Eterna, e dopo aver r...