Cap. 35 - La battaglia di Scarlet Moon Hall - parte 1
Portiamo il Cultista catturato all'accampamento dove avevamo precedentemente sconfitto i Bugbear, e procediamo al suo interrogatorio, portato avanti grazie alla grande ars intimidatoria di Robin.
La Guardia ci riferisce che si accede alla torre solo salendo sulle impalcature, ed Elizar si trova ai piani alti. In totale, nella torre, si dovrebbero trovare una decina di Cultisti, un Azer e dei Magmin.
Il Profeta Vanifer invece si dovrebbe trovare nelle sale sotterranee, in attesa che ci sia sufficiente potere per poter evocare Imix tramite il Pugnale "Colpo Ardente".
Proviamo ad entrare nella torre con un astuto stratagemma: Wayne si fingerà Cultista del Fuoco, Fire Stormstronz, per poter così superare gli ostici e alquanto sgradevoli Druidi Guardiani del Gigante di vimini in fiamme. Noi altri ci fingeremo Prescelti per ascendere al rango di Cultisti.
Fortunatamente, anche grazie alla regia occulta di Stan, lo stratagemma funziona, e oltrepassiamo questo primo ostacolo. Anche le guardie di ronda sulle impalcature vengono raggirate, e il trucco ci porta fin nella stanza di Elizar, superando anche un grosso Azer.
Anche il Cultista Druido, Luogotenente di Vanifer, inizialmente crede alla messinscena di Wayne. Peccato poi, presa dal sacro ardore delle domande, prenda la parola Stan/Tequila: nonostante le molte, numerose incongruenze nel suo discorso, riusciamo a farci dare qualche informazione in merito a Elena, al suo rapimento e ai mandanti del tentato furto dei documenti in Casa Kersey.
Elizar parla con molta calma, fumando la sua pipa, circondato da piccoli Mephit, e questo suo atteggiamento fa completamente uscire di senno Stan che perde la pazienza e gli urla contro in preda a uno dei suoi classici raptus.
Elizar capisce che non siamo lì per unirci a Imix e diventare Cultisti, e lancia immediatamente un muro di fuoco che divide Stan dal resto del gruppo. Ma anche a battaglia iniziata, il Mago riesce a porre domande al Cultista.
Si uniscono al combattimento anche le guardie e l'Azer del piano inferiore, richiamati dalle urla e dal frastuono della battaglia.
Gli spazi a disposizione sono pochi, le lame che si incrociano sono tante, le ferite che subiamo notevoli, le magie che fioccano nella stanza numerose, ma pian piano i nemici cadono sotto i nostri colpi.
Il Guerriero un po' Paladino Robin, ad un certo punto, anche per andare in soccorso di Tequila, si lancia con gran coraggio attraverso il muro di fuoco: non aveva visto che la Maga si era già allontanata, nascosta da una nuvola di fumo lasciata da uno dei Mephit (peccato si fosse incastrata nei pioli di una scala...).
Così facendo però si ritrova proprio di fronte a Elizar, e lo abbatte con un sol fendente.
Seyonn nel frattempo cade sotto i colpi di un Prete Cultista, Rowan si preoccupa di curare a più non posso, e Tequila e Robin abbattono gli ultimi gli ultimi avversari.
Oh, finalmente e' tornato il "peccato che .... " :D
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